Quando parliamo di cessione del quinto statali parliamo di un tipo di finanziamento che può interessare i dipendenti pubblici anche se poi è un finanziamento riservato anche ai dipendenti privati sempre con contratti a tempo indeterminato, ed anche pensato e riservato per i pensionati.
Parliamo di un tipo di finanziamento molto comodo sia per chi lo contrae che per chi lo deve diciamo concedere, considerando che è una soluzione che ci permette di richiedere una somma di denaro alta, e poi il pagamento delle rate per il rimborso viene effettuato direttamente dal datore di lavoro che trattiene quella parte, appunto un quinto, direttamente dallo stipendio.
Per richiedere questo finanziamento bisogna avere un’età tra 18 e 79 anni e avere un reddito da lavoro dipendente in questo caso oltre a essere residenti in Italia, e quindi dovendo presentare un documento di riconoscimento valido, il codice fiscale, certificato di stipendio o l’ultimo documento di reddito.
Insieme alla finanziaria o istituto di credito di turno bisognerà stabilire anche a quanto ammonta il quinto cedibile che è l’importo massimo che può essere trattenuto dalla busta paga del lavoratore o dal cedolino del pensionato, e lo stesso si calcola sottraendo dallo stipendio lordo e non netto le trattenute obbligatorie, e dividendo il risultato per cinque
Molte persone a questo punto si potrebbero chiedere se il datore di lavoro è obbligato oppure può opporsi alla richiesta di cessione del quinto in realtà sia se parliamo di un’impresa che dell’Istituto pensionistico per quanto riguarda i pensionati, sono obbligati ad accettare questa cessione a favore del soggetto erogante.
Altre tutele interessanti da questo punto di vista riguardano le coperture assicurative dovute per legge che riguardano il rischio vita e anche il rischio impiego, e quindi praticamente se una persona perde la vita o perde l’impiego comunque il soggetto erogante è tutelato.
Non dobbiamo fare confusione tra la cessione del quinto e il prestito personale
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte non dobbiamo fare confusione tra una cessione del quinto di cui abbiamo parlato nella prima parte dell’articolo, e un prestito personale perché ci sono varie differenze.
Infatti per quanto riguarda la rata della cessione del quinto come già abbiamo sottolineato è pari massimo ad un quinto dello stipendio o della pensione, e il pagamento può essere eseguito solo con trattenuta diretta sulla busta paga o pensione.
Mentre per quanto riguarda un prestito personale si dovrà calcolare in base all’importo è la durata delle rate di ammortamento, ed un cliente può pagarla come vuole, e quindi anche per esempio con un bollettino postale.
Un’altra cosa positiva rispetto a questo tipo di finanziamento, è che può essere richiesto anche se la persona in questione ha un altro finanziamento in corso sempre che c’è ne siano le condizioni, nel senso che la persona deve dimostrare di poter ripagare tutti e due debiti.
E questo lo potrà capire solo quando va a parlare direttamente con i vari istituti che analizzeranno nei dettagli la sua situazione debitoria.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Cattivo Pagatore data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)