Quando parliamo di cessione integrativa intanto dobbiamo dire che sul web la possiamo trovare anche come doppia cessione del quinto, e già questa definizione ci fa capire di più su questo tipo di strumento e di finanziamento.
Facendo un passo indietro non diamo per scontato che tutti conoscono, anche se molti ormai hanno sentito parlare rispetto alla cessione del quinto, la stessa riguarda i dipendenti pubblici come quelli privati tutti con contratto a tempo indeterminato, e nel caso di cessione del quinto per pensionati riguarda appunto anche questa categoria.
Praticamente questo finanziamento funziona che la banca o un’altra finanziaria eroga un finanziamento non personalizzato ad un dipendente che lo richiede e lo stesso poi restituirà e rimborserà tutta la cifra in tante comode rate, e si può arrivare anche fino a 10 anni, con una trattenuta diretta dallo stipendio.
Questa soluzione è molto apprezzata dai dipendenti pubblici e anche da quelli privati e anche dai pensionati, perché possono ricevere una somma di denaro anche molto alta in poco tempo, considerato che le garanzie che offrono sono molto solide.
A differenza degli altri prestiti visto che queste rate vengono rimborsate direttamente con una trattenuta dallo stipendio non dipende manco dagli stessi decidere di pagare una di queste rate oppure no, perché sarà il datore di lavoro a farlo al posto loro.
Questo significa che le banche sono in una botte di ferro perché non avranno problemi di rimborso e addirittura c’è anche l’obbligo di contrarre una polizza assicurativa contro il rischio impiego o il rischio morte, e da questo possiamo renderci conto, perché è un tipo di finanziamento tra i più apprezzati.
Mentre per quanto riguarda la cessione integrativa dobbiamo sottolineare che se per esempio un dipendente ha contratto un precedente prestito e lo sta rimborsando con un 10% del suo stipendio, avrà un altro 10% per contrarre un altro prestito in busta paga, e poi si arriverà al famoso quinto dello stipendio.
Bisogna informarsi nei dettagli per quanto riguarda i requisiti per ottenere una cessione integrativa
Per quanto riguarda questo tipo di cessione integrativa di cui parliamo in questo articolo teniamo presente che la legge è molto chiara rispetto al massimo cedibile del proprio stipendio, ma non dice nulla per quanto riguarda l’obbligatorietà da parte dell’amministrazione di accettare anche una seconda trattenuta, mentre per quanto riguarda la prima cessione del quinto c’è l’obbligo.
Sottolineiamo tutto ciò perché se ci mettiamo nei panni di una persona che vuole richiedere una seconda cessione o cessione integrata, perché la cessione che è in corso non è rinnovabile farebbe bene prima ad assicurarsi che l’azienda non faccia storie, perché altrimenti è inutile andare a trattare con l’istituto bancario o finanziario di turno, perché si rischia di perdere tempo.
Spesso molte persone quello che fanno è andare a parlare direttamente con il loro commercialista di riferimento in modo che lo stesso possa dare delle delucidazioni più precise, visto che le regole in Italia purtroppo cambiano spesso e volentieri con tutte le conseguenze negative del caso.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Cattivo Pagatore data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)